Ho cominciato a leggere il nuovo numero di CoachMag con molta curiosità! Subito, con il primo articolo, di Pier Paolo Colasanti mi sono ritrovata: per definire la Coachability del cliente devi prima considerare la "Coaching-Ability" di te come Coach. Mi sono rivista in uno degli ultimi incarichi che ho accettato, lavoro preferibilmente con ragazzi adolescenti e in genere sono i genitori che mi chiedono di fare da Coach ai figli. In questo caso mi veniva richiesto di aiutare il ragazzo a ritrovare la motivazione che lo aveva spinto a scegliere una certa scuola. In quel momento era disorientato e non eccelleva con gli studi, era Aprile... Nella sessione 0 in cui valuto anche la Coachability aveva cominciato con un fiume di parole e mi aveva lasciata perplessa, capivo che voleva riempire gli spazi di silenzio. Pian piano ho cominciato a capire che desiderava solo essere ascoltato ed essere visto interiormente e a quel punto ho fatto uno switch dentro me stessa, ho capito che ero io che dovevo far sì che fosse la mia "Coaching-Ability" a guidarmi nel percorso con lui, ed è stato così! Grazie per il vostro prezioso lavoro!